Il corpo che parla la voce che cura
“Noi parliamo con i nostri organi vocali, ma conversiamo con tutto il nostro corpo” (Abercrombie)
Premessa
Trasmettiamo con il corpo molto più di ciò che vorremmo dire con le parole. Esiste un canale espressivo che non si basa sull’uso della parola, ma si fonda su gesti, contatto visivo, postura, mimica facciale, intonazione della voce , distanza interpersonale. Le espressioni corporee, definite comunemente “Comunicazione Non Verbale”, sono in grado di rivelare pensieri ed emozioni; e, qualunque atteggiamento si assuma durante un’interazione, diventa forma di comunicazione, portatore di significato, compreso il silenzio. Il corpo è anche la rappresentazione della nostra storia, custode del vissuto, porta dentro sé tracce del nostro passato. Il corpo registra e non dimentica … ogni emozione, ogni parola, ogni gesto, evento, azione, pensiero ecc. sono il risultato di un processo emozionale che si è fissato nel corpo … Il corpo non inganna , la sua memoria è fedele all’esperienza emozionale che l’ha generata.
Non d’inferiore importanza è la voce che , come i messaggi corporei non mente , è sincera ed è in grado di svelare sia la falsità che l’autenticità della persona. Lo strumento voce è fonte di cura, è la prima forma di contatto emozionale dell’esperienza umana, è il mezzo del primo avvicinarsi al prossimo.
La voce è in connessione con i nostri sentimenti ed è un indicatore dello stato emozionale dell’individuo e infatti ogni emozione provata corrisponde ad un timbro di voce che segnala, con le sue inflessioni, stati di ansia, paura, rabbia, stati di benessere e tensioni ecc..
Maturare una consapevolezza emotiva circa i propri canali di comunicazione aiuta a riconoscere e capire le emozioni sia nostre sia quelle che l’altro sta inviando, inoltre consente di infondere fiducia nelle relazioni interpersonali e di garantire una comunicazione efficace con piena corrispondenza tra segnali verbali e non verbali.
E’ fondamentale nella relazione di cura acquisire modalità consapevoli della propria Comunicazione Non Verbale e dell’effetto terapeutico della propria voce sull’altro.
La formazione si rivolge a tutte le categorie professionali che si occupano della presa in carico della persona affetta da demenza e operatori che desiderino approfondire gli aspetti che possono provocare disagio nella relazione. (Anche se la malattia di Alzheimer toglie gradualmente alla persona la capacità di comprendere e di comunicare con ciò che la circonda essa è in grado di “percepire” sia ciò che il corpo dell’altro comunica sia lo stato d’animo dell’altro che a lei si rivolge).
Obiettivi formativi
- Introdurre i partecipanti al mondo delle terapie “complementari”.
- Fornire concetti base per utilizzare il corpo e la voce nella giusta emozionalità per creare sin dal primo istante un incontro empatico
- Favorire la consapevolezza di sé, del proprio corpo, della propria comunicazione, essere coscienti degli effetti che il proprio atteggiamento di cura provoca nell’altro.
Contenuti : il corso prevede le seguenti fasi di lavoro
- Lezione frontale su concetti base sull’importanza della comunicazione
- Laboratorio esperienziale creativo: ” riconoscere le emozioni”.
- Laboratorio esperienziale sensoriale di contatto “sentire” sul proprio corpo
Metodologia didattica
Alternanza di parti teoriche con esercitazioni pratiche.