La persona affetta da Alzheimer va, inevitabilmente, incontro ad un progressivo declino delle funzioni cognitive, del comportamento, dell’umore.
Il ritmo con cui esso si manifesta può cambiare a seconda del soggetto, ma col progredire della malattia sono molte le aree che vengono impattate: la memoria è la prima che può venire in mente, ma lo stesso accade per l’orientamento, per l’attenzione, per la capacità di giudizio.
Un’altra funzione che può andare a compromettersi è quella del linguaggio.
L’individuo anziano con Alzheimer o con altre demenze può scontrarsi con numerose difficoltà da questo punto di vista: può far fatica a trovare le parole giuste o a capire cosa significhino quelle degli altri, può faticare a seguire lunghe conversazioni, può distrarsi.
Tutto questo può naturalmente causare frustrazione tanto nell’anziano quanto nel suo caregiver, e la sensazione è che venga a perdersi in maniera definitiva un punto di contatto imprescindibile.